“Sound Bocs”, la prima music farm a sfondo civile di Musica contro le mafie
“Sound Bocs”, la prima music farm a sfondo civile di Musica contro le mafie, prenderà il via domenica 6 settembre dalle ore 8nell’esclusivo quartiere di lungo Crati a Cosenza.Un percorso creativo volto a risvegliare le coscienze attraverso l’arte, la cultura e l’unione che vedrà 10 artisti impegnati nella creazione di brani inediti e originali ispirati alle tematiche e ai valori di “Musica contro le mafie”.
Un progetto di residenza artistica inedito in Italia che durerà fino a domenica 20 settembre. Supportato da “Perchicrea” di MIBACT e SIAE, Sound Bocs gode del patrocinio del Comune di Cosenza e della Partnership di PiùomenoPop, de La voce Produzione e dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Gli artisti – selezionati tra centinaia di richieste – saranno affiancati dai coach Cecilia Cesario, Stefano Amato, Vladimir Costabile e da Gennaro de Rosa nelle vesti di content coach ma anche da altri 14 protagonisti come produttori, artisti, manager, esperti di marketing e comunicazione di fama nazionale. “Sound Bocs”sarà in diretta continua sui canali ufficiali di Musica contro le mafie che saranno inoltre interattivi, con la possibilità di votare ogni sabato il proprio brano preferito. Inoltre, studenti dell’accademia di Belle Arti di Catanzaro esporranno opere a tema e realizzeranno installazioni esclusive per la residenza.
“Sound Bocs”, va precisato, avrà luogo in concomitanza di un differente evento ovvero il lancio della 11^ edizione del Premio Musica contro le mafie, altro percorso di impegno sociale, lotta alle mafie e cittadinanza attiva.
In “Sound Bocs” si sperimenterà quello che abbiamo imparato in questa delicata fase storica: virtuale e reale convivranno. Il direttore artistico e presidente di Musica contro le mafie Gennaro de Rosa ha rimarcato come «dobbiamo fare tesoro di questo periodo che sta cambiando le nostre vite e mutando i programmi e le nostre attività ma, con responsabilità, continueremo i nostri percorsi di condivisione».